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Vino e cibi: come creare l’abbinamento perfetto

Vino e cibi: come creare l’abbinamento perfetto

Per gli amanti della buona tavola, esperti o solo buongustai, vino e cibo vanno sempre a braccetto. Si tratta, infatti, di un’accoppiata vincente, un abbinamento da curare nei minimi particolari, per la buona riuscita di un pasto. Soprattutto nelle grandi occasioni o per pranzi e cene che accompagnano eventi indimenticabili e importanti. Infatti, ogni piatto ha il suo vino d’accompagnamento, che va servito alla giusta temperatura, da tenere sotto controllo mediante il particolare termometro da vino. Per non sbagliare gli abbinamenti, è buona regola conoscere al meglio le diverse tipologie di vino e il suo grado di invecchiamento. In caso di degustazioni e corsi di cucina è necessario creare equilibrio tra i sapori e gli odori del vino e quelli dei cibi serviti nel menu. Infatti, gli esperti del settore enogastronomico suggeriscono che, dopo aver assunto molti bocconi dello stesso cibo, le papille gustative “informano” il cervello e inviano impulsi meno forti; in questo modo, si tende ad assaporare sempre meno quel cibo. Proprio per questo motivo, il vino assume un ruolo fondamentale, perché ha il compito di “pulire la bocca”; così, ogni boccone, seppur dello stesso cibo, avrà il sapore originale, come se si gustasse la prima volta. Anche la sequenza con cui i vini vengono portati a tavola deve essere ben studiata, perché il nuovo vino che si assaggerà non dovrai mai far rimpiangere quello che lo ha preceduto. L’ho imparato in una fiera di settore. Pertanto, sarà buona cosa mettere in pratica le seguenti regole: si apre il pasto servendo i vini più giovani e leggeri, per chiudere con quelli più stagionati e corposi. Inoltre, i vini bianchi devono sempre precedere i rossi, quelli secchi vanno serviti prima di quelli più amabili e dolci, mentre i vini più semplici vanno assaporati prima di quelli più prestigiosi ed importanti. Vediamo ora, in un tipico menu da pranzo, quali sono gli abbinamenti ideali tra vino e cibo. Partiamo dall’antipasto. Un antipasto “appetizer”  va annaffiato da uno spumante secco ad una temperatura di 7°, mentre il tipo di vino cambia con il modificarsi della composizione dell’antipasto:

  • per antipasti di magro a base di pesce o pollo sarà preferibile un vino bianco secco o frizzante;
  • per antipasti con prosciutto crudo si opterà per un rosato leggero e tenuamente saporito;
  • per antipasti con salumi piccanti e insaccati si servirà un rosato fresco oppure un vino rosso giovane e frizzante;
  • per antipasti con verdure al pinzimonio, invece, sarà buona regola versare un vino bianco dal profumo soffuso.

Passando ai primi piatti, sarà necessario distinguere tra minestre, risotti e paste. Per le minestre in brodo, sarà opportuno servire lo stesso vino usato per l’antipasto, mentre un bianco secco sarà il giusto accompagnamento per risotti con verdure o pesce. Le paste e i risotti conditi, invece, con ragù e salsicce si sposano meglio con vini rossi non stagionati e frizzanti.